21.04.2025

MELLOBLOCCO TEAM 2025 - Tracciatore: ISACCO SAINI

“In matematica, l'arte di porre domande è più preziosa della risoluzione dei problemi.” 

[G. Cantor] 

 

Mi chiamo Isacco Saini e questa è la mia prima esperienza da tracciatore per il Melloblocco, un evento che, da “puro boulderista” valtellinese, rappresenta senza alcun dubbio l’appuntamento più atteso e adrenalinico dell’intera stagione sassista, sia per la bellezza – e difficoltà aggiungerei – dei nuovi passaggi sia per il contesto conviviale e di scambio che contraddistingue ogni sua edizione, il tutto immerso nella splendida, suggestiva e a tratti surreale cornice della Valmasino! 

 

Come nel mio personale percorso di studi in fisica e glaciologia e nella mia passione “parallela”, ossia la mineralogia, la ricerca, che si tratti di una formula, di un cristallo particolare o di una linea d’arrampicata, rappresenta tanto il principio cardine quanto il carburante indispensabile per la crescita e lo sviluppo di qualsivoglia disciplina. Proprio in virtù del piacere della scoperta, da più anni ormai, la mia vita verticale si è focalizzata quasi esclusivamente sulla caccia di nuovi passaggi e aree ancora nascoste e da liberare, come gemme incastonate segretamente nella splendida e variegata roccia che copiosa abbraccia l’intera Valtellina. Grazie a questa nuova interpretazione del bouldering, posso assicurare che la fiamma ardente della “first ascent” garantisce a qualsiasi scalatore un indissipabile desiderio nel praticare questo splendido sport. Tutto ciò nonostante le lunghe e, a volte, poco proficue camminate e i lavori di intensa e frenetica pulizia e sistemazione dei massi e delle basi, ovviamente senza prescindere dal profondo, quasi ossequioso, rispetto che noi tutti dobbiamo alla fragile e generosa natura che ci circonda e che ci dona questi enigmatici gioielli di pura pietra!

Avere l’opportunità di partecipare alla tracciatura del Melloblocco 2025, pertanto, rappresenta per me non solo un impegno e una responsabilità nei confronti di tutti i partecipanti e amanti dell’arrampicata, ma anche, e soprattutto, un’occasione per poter contribuire, con la filosofia e l’approccio che prediligo, alla continua, oserei sempiterna, evoluzione della Valmasino, un paradiso di granito, boschi e torrenti unico e sempre da scoprire, con occhio vigile e a volte, perché no, ingenuamente sognatore!