Vai al Melloblocco, e ti perdi. Non in Val Masino o in Val di Mello e neanche nel primo impatto con la bellissima mappa disegnata da Michele Comi, la cui interpretazione è il primo boulder da chiudere! No, ti perdi nel tempo. Qui sembra che lo spazio si dilati, che i secondi diventano minuti, i minuti ore, e le ore mezze giornate o di più. Non appena arrivi in valle il ritmo cambia decisamente, entri in una sorta di bolla in cui la frenesia sparisce magicamente e l'unica cosa che conta fare è nulla, tranne esserci. Ed arrampicare e parare, provare i blocchi, consumare la pelle, stare con gli amici, sorseggiare un caffè al bar, fare picnic sui prati. Sentire il freddo pungente del fiume, la ruvidezza del granito, crogiolarsi al sole, leggere, dormire. Poi la sera, stare in compagnia, parlare dei blocchi chiusi e quelli mancati. E ovviamente fare festa. In breve: immergersi in una realtà separata, entrare in un mondo meraviglioso, al quale si accede attraverso le porte del Melloblocco, una volta all'anno.
Anche quest'anno, attraversato il ponte sul Mello, abbiamo visto di tutto e di più. Boulder, corda, crashpad, cani, slackline, yoga, Tai Chi. Massaggi, workshop di arrampicata in fessura, trad e big wall. Parapendio, bongo nel bosco, tecno nel tendone. Serate di alcuni dei migliori interpreti di questo sport, seguite da birra, vino, pizzoccheri, sciat e taroz. Persino una spettacolare tempesta solare che ha tinto il cielo di viola, contro il quale si sono stagliate le cime innevate dell’alta Val Masino. E ovviamente tanti, tantissimi arrampicatori. Impossibile sapere con precisione quanta gente ci fosse in questi quattro giorni; l'unico dato sicuro è che oltre 2600 si sono iscritti ufficialmente, ma a questa cifra bisogna aggiungere tutti quelli che non si sono registrati. Si parla di qualcosa come 8000 presenze in valle. Fatto sta che sabato, sotto il sole splendente di metà maggio, la Val Masino e in particolare la Val di Mello sono apparse piene come non mai. Ma come sempre, era un pieno oltremodo piacevole, un caos armonioso che contraddistingue l'evento sin dalla sua nascita nel 2004.
Come nella passata edizione sono stati proposti diversi blocchi nuovi e, sempre in un’ottica di rivalorizzazione dell’esistente, si è scelto di ridare nuova vita a diversi settori che negli anni erano caduti in disuso. L'idea di riscoprire blocchi scoperti da Simone Pedeferri molti anni fa e riportali al loro vecchio splendore è stata vincente ancora una volta. E ancora una volta il team dei tracciatori composto da Matteo De Zaiacomo, Andrea Pavan, Marco Bufalo e dalla Valmasino Climbing è stato assolutamente determinante per il successo di questa edizione. Soprattutto sui boulder più difficili, quelli a montepremi. Chiudono tutti gli 8 blocchi Giulia Medici, Lara Neumeier e la recordwoman Barbara Zangerl, mentre tra gli uomini i magnifici quattro sono Stefano Carnati, Elias Iagnemma, Michael Piccolruaz e Simone Tentori. Menzione speciale per Piccolruaz che per primo libera il vecchio progetto della valle, Produzione artigianale e per Jacopo Larcher che chiude tutti i blocchi anche lui, ma l'ultimo - Produzione artigianale, appunto - arriva dopo la chiusura dell'evento per "colpa" dei suoi super workshop!
Da segnalare anche le bellissime serate gestite da Katiucia Piazza e De Zaiacomo. Quella di Paolo Masa e Jacopo Merizzi che hanno ripercorso alcuni dei momenti più divertenti della loro scoperta della valle, e quella di Andrea Pavan che ha spiegato il lavoro minuzioso di catalogazione di tutti i blocchi. Poi Caroline Ciavaldini che con assoluta convinzione ha spiegato "Choose who you want to be" e Jacopo Larcher e James Pearson con altrettanta certezza hanno svelato i misteri del trad. Elias Iagnemma ha fatto intravedere quanta bravura, passione e dedizione ci vuole per salire un blocco di 9A e, a conclusione del ciclo delle serate, Klaas Willems ha fatto capire quanto è bella l'arrampicata e, soprattutto, la vita. Tanto di cappello.
Come da 20 anni a questa parte, è stato strano a fine manifestazione lasciare tutta questa grande bellezza, questo abbraccio collettivo di climber. Ma a dire il vero neanche così tanto. Perché tutti sono consapevoli che, qualunque cosa accada, l'anno prossimo ritorneranno. Per perdersi ancora una volta nel meraviglioso mondo del Melloblocco.
di Nicholas Hobley
P.S. molto molto bella la storia dell'inglese arrivato in valle in bici. Dopo Spagna, Portogallo, Marocco, ha risalito lo Stivale in cerca di boulder. "Sulla bici non riesco a portarmi anche il pad" ci ha spiegato "Così ho fatto una ricerca su google e sono venuto qui." Beh, qui di pad ce ne erano a iosa!
BLOCCHI A MONTEPREMI
Donne
La boccia sospesa (16): Roberta Longo, Bara Pospisilova, Siara Fabbri, Barbara Zangerl, Lara Neumeier, Giulia Medici, Ema Galeova, Miriam Fogu, Giulia Rosa, Katya Dickson, Mina Markovic, Alice Tavola, Alessia Gatti, Lea Kempf, Elisa Lauretano, Katerina Zimova.
La carrozza di rame (16): Barbara Pospisilova, Katerina Zimova, Ema Galeova, Siara Fabbri, Lara Neumeier, Babsi Zangerl, Roberta Longo, Katya Dickson Miriam Fogu, Giulia Rosa, Lea Kempf, Giulia Medici, Chiara Sansottera, Caterina Bassi, Alessia Gatti, Giulia previtali.
Dj set (21): Bara Pospisilova, Barbara Zangerl, Roberta Longo, Lara Neumeier, Giulia Medici, Caterina Zimova, Ema Galeova, Eliska Handlirova, Miriam Fogu, Caterina Bassi, Giulia Rosa, Siara Fabbri, Alessia Gatti, Katya Dickson, Martina Frigerio, Elisa Lauretano, Marta Aviles, Lucia Malacarne.
Running in the wind (14): Roberta longo, Marta Aviles, Siara Fabbri, Bara Pospisilova, Barbara Zangerl, Lara Neumeier, Mina Markovic, Giulia Medici, Miriam Fogu, Ema Galeova, Lea Kempf, Alice Tavola, Elisa Lauretano.
Inshallah (14): Siara Fabbri, Roberta Longo, Babsi Zangerl, Lara Neumeier, Miriam Fogu, Giulia Rosa, Ema Galeova, Giulia Medici, Alice Tavola, Alessia Gatti, Lea Kempf, Federica Califano, Bara Pospisilova, Elisa Lauretano.
Godzilla (3): Barbara Zangerl, Lara Neumeier, Giulia Medici.
Berimbau (3): Barbara Zangerl, Giulia Medici, Lara Neumeier.
La V (3): Barbara Zangerl, Giulia Medici, Lara Neumeier.
Uomini
Per voi che non sbagliate (18): Martino Quintavalla, Gianluca Bosetti, Simone Tentori, Davide Bassotto, Stefano Carnati, Francois Rotasperta, Jacopo Larcher, Pietro Vidi, Lorenzo Bogliacino, Stefano Togninalli, Alessio Scognamillo, Matteo Paloschi, Elias Iagnemma, Davide Buoso, Alfons Dormauer, Michael Piccolruaz, Stefano Parzani, Pietro Biagini.
Elefante con le ghette (21): Gianluca Bosetti, Stefano Carnati, Lorenzo Bogliacino, Davide Bassotto, Stefano Motta, Jacopo Larcher, Pietro Vidi, Stefano Parzani, Filippo Lorena, Antoine Moutou, Simone Tentori, Pietro Giorello, Alfons Dormauer, Michael Piccolruaz, Elias Iagnemma, Giacomo Raimondi, Pietro Biagini, Luca Strepparava, Simone Mabboni, Daniele Venturi, Stefano Togninalli.
Inshallah (35): Stefano Togninalli, Stefano Motta, Simone Tentori, Gianluca Bosetti, Jacopo Larcher, Lorenzo Bogliacino, Stefano Carnati, Matteo Paloschi, Marco Colombo, Francois Rotasperta, Pietro Vidi, Stefano Parzani, Filippo Lorena, Alessio Scognamillo, Elias Iagnemma, Antoine Moutou, Davide Bassotto, Lucas Falch, Lorenzo Binetti, Davide Buoso, Giacomo Raimondi, Daniele Pistolesi, Pietro Giorello, Diego Cameroni, Daniele Venturi, Andrea Secci, Pietro Biagini, Luca Strepparava, Simone Mabboni, Thomas Alessi, Federico Bagarin, Matteo Beltrame.
Jager (16): Jacopo Larcher, Stefano Carnati, Pietro Vidi, Stefano Parzani, Simone Tentori, Lorenzo Bogliacino, Davide Bassotto, Stefano Togninalli, Alfons Dornauer, Michael Piccolruaz, Antoine Moutou, Elias Iagnemma, Diego Cameroni, Gianluca Bosetti, Cesar Grosso, Simone Mabboni.
Stampede trail (7): Jacopo Larcher, Pietro Vidi, Simone Tentori, Stefano Carnati, Davide Bassotto, Simone Mabboni, Elias Iagnemma.
Motosega (8): Pietro Vidi, Simone Tentori, Davide Bassotto, Stefano Carnati, Pietro Vidi, Elias Iagnemma, Jacopo Larcher, Michael Piccolruaz, Alfons Dornauer.
Yogurt intero (8): Simone Tentori, Pietro Vidi, Jacopo Larcher, Davide Bassotto, Michael Piccolruaz, Elias Iagnemma, Stefano Carnati, Simone Mabboni.
Produzione artigianale (4): Michael Piccolruaz, Stefano Carnati, Simone Tentori, Elias Iagnemma.